Ben ritrovati a tutti!
Oggi voglio parlarvi della cucina dell’ Hotel Ristorante La Pineta, perché, lo sapete, mi piace ingolosirvi.
C’è un punto di partenza fondamentale in questo discorso, e nasce dalla domanda spontanea: perché mangiare al nostro Ristorante?
Mi sono spesso interrogato a tal proposito, e la risposta che mi sono dato è sempre lievemente diversa.
Come ho già scritto nell’articolo precedente, rimane difficile parlare di sé senza sfociare nell’autocompiacimento, ma esistono delle costanti imprescindibili che non si possono ignorare, ed una di queste è che io stesso mangerei a La Pineta.

Io ospite nel mio locale
Se chiudo gli occhi e provo ad immaginarmi dall’altra parte (e pensate, un paio di volte è successo per davvero! Lo vedrete presto in un video dedicato!), seduto a tavola nel mio salone nei panni d’un cliente, quello che cercherei sarebbe senza dubbio l’ospitalità, il sentirmi a mio agio in un ambiente “caloroso”.
Stiamo parlando di una struttura situata in una zona di montagna, luogo di passaggio per molti turisti e viaggiatori, per cui spesso capita di volerne sapere di più sulle zone circostanti, sulle mete da seguire, sulle attività possibili, o sui piatti tipici da assaporare.
Ed è questo che fa Celestino, alias me.
Sono cresciuto con la convinzione che il Cliente debba essere accolto come un vecchio amico, occorre farlo sentir partecipe di qualcosa, immergerlo in un clima sereno e generoso, e da qui va a delinearsi il pensiero della mia Cucina.
Da sempre, il mio chiodo fisso è stata la preoccupazione che il Cliente non possa e non debba andarsene insoddisfatto. E’ un dispiacere personale, un fallimento del mio lavoro e della mia etica professionale, per cui faccio sempre il possibile per fare in modo che tutto sia perfetto, sia come io lo vorrei, come lo immagino se fossi dall’altra parte.
Adoro le cucine abbondanti, quelle che non si soffermano troppo sull’apparenza ma che puntano allo stomaco ma anche al cuore.
La generosità dei miei piatti è un fattore imprescindibile, doveroso, e di questo tutti coloro che mangiano al mio ristorante se ne accorgono.
E’ strabiliante. Ancora oggi, dopo tanti anni di duro lavoro, riesci ancora a sorprenderti ed estasiarti d’un complimento, e gioisco del fatto che i miei sforzi sembrerebbe a detta di molti non essere stati vani.

Tagliatelle alla Boscaiola
Al di là della quantità inoltre, ho sempre cercato di dare un’identità specifica ai miei piatti.
Dopotutto, siamo La Pineta, l’ Hotel Ristorante di Scheggia e Pascelupo, un piccolo Comune Umbro, e l’Umbria, le sue tradizioni, l’ospitalità e la buona cucina, per me significano tanto.
Il nostro locale è il luogo perfetto per chi come me cerca la tranquillità, gli spazi aperti e l’aria pulita.
Per cui l’Umbria diventa il mio antipasto, il mio primo e secondo piatto, il mio contorno, il mio dessert.
Questo non significa certo che io mi limiti ai piatti tipici del territorio, diciamo piuttosto che questi sono il punto cardine della mia cucina, quello a cui non vorrò mai rinunciare, quello che consiglierei ad un turista in viaggio o a un Cliente curioso.
Lo si vede dai prodotti che ho selezionato e che vendo anche in loco: cliccando qua in alto a destra, troverete la sezione shop, dove la maggioranza dei prodotti esposti sono a base di tartufo.
Come scoprirete, ho mirato su prodotti che caratterizzano molto la mia terra: olio d’oliva, tartufo, pasta artigianale, il paté tradizionale di quello che facevano le nostre nonne, che abbiamo rinominato Crostino Umbro. Vi parlerò molto presto nel dettaglio di questi prodotti in un approfondimento dedicato.
L’Umbria da sempre si specchia nel tartufo, vero Re delle nostre tavole, per cui è giusto che la mia Selezione di prodotti tipici abbia come fine il farvi conoscere e gustare i sapori della nostra terra.
L’ Umbria ovviamente non è solo questo, “Umbria” è sinonimo pure di affettati, salumi, formaggi, crescia e carni pregiate.
Parlando della crescia, prodotto tipico delle nostre terre, dicono TUTTI che la nostra è diversa dalle altre, ha un qualcosa di diverso, di unico.
Penso sia vero, d’altronde la ricetta della nostra crescia racchiude i segreti di mia nonna Agnese, tramandati poi a mia madre e a me.

La nostra famosa crescia
Ancora una volta, scopro che nel corso della nostra storia abbiamo creato in cucina qualcosa di veramente unico, qualcosa che le altre persone apprezzano e sanno riconoscere. La nostra crescia rimane particolare, diversa, sostanziosa, merito anche degli ingredienti usati con la giusta, generosa, miscela, per cui mi sento di consigliarvela con sincera umiltà.
Parliamo d’un prodotto che va tutto l’anno, che personalmente trovo perfetta con cicoria saltata in padella e quel pizzico d’aglio a dargli più sapore. Ma non solo: le farciture variano moltissimo e a seconda dei gusti possono andare dalle salsicce al prosciutto ai formaggi o la lonza.
E giunti a questo punto, i morsi della fame staranno iniziando a dilaniarvi.
Quando ho parlato del fatto che dalla mia tavola non ci si alza mai con la fame, rapportate questa affermazione ad un pranzo fatto di crescia da un lato, e da braciole e salsicce fumanti dall’altro.
Siamo in montagna, non posso di certo lamentare la qualità delle carni Umbre, che anzi considero da sempre particolarmente buone, speciali.
Forse vi ho tolto qualche dubbio. Forse ora bisognerebbe metter da parte le parole e lasciar parlare il palato.
Dopotutto, sono qui apposta per voi.
Sappiate che vi aspetto per farvi assaggiare ognuna delle cose di cui vi ho parlato, e posso garantirvi, perché spessissimo accade, che il vostro stomaco si riempirà al punto tale da dover rimandare qualche fiamminga indietro! 😉
Ancora una volta ringrazio i miei genitori ed i miei nonni per avermi insegnato con cura e amore l’arte del Cucinare e del Servire.
Le ricette tradizionali unite a quel tocco magico ed unico che solo loro potevano passarmi, hanno reso i miei piatti quello che sono oggi, e conservando questi segreti nel cuore e nei ricordi, per fortuna sono diventato in grado di replicare o in alcuni casi migliorare aspetti della cucina La Pineta di cui in tanti ci hanno decantato.
Anche oggi mi sono dilungato moltissimo, e prima di concludere questo articolo voglio darvi un grande suggerimento.
Di recente come vi ho già accennato, ho messo in vendita diversi prodotti, e tra questi anche due linee di pasta al tartufo, gli Strangozzi e le Tagliatelle.
Prima di proporveli però, vorrei essere sicuro che possiate conoscere almeno un modo per cucinarli, uno gustoso, un modo proposto da me e sul quale garantisco.
Per questo vi invito a recuperarvi le videoricette dal nostro canale YouTube “La Pineta Channel” dove vi mostrerò con semplici passaggi e precise istruzioni come poter rendere unici questi piatti.
Prossimamente ne realizzeremo di nuove, dunque il consiglio è di iscrivervi al canale e continuare a seguirci per restare sempre aggiornati sulle ultime novità!
Vi lascio qui di seguito la ricetta degli Strangozzi al tartufo nero, basta un click:
Perché la bontà va condivisa a tavola con tutti.
Ricordate che sul canale Youtube e sulla pagina Facebook potrete trovare anche la ricetta delle Tagliatelle al Tartufo!
Un abbraccio, alla prossima e continuate a seguirmi perché Voi siete la mia forza!
Celestino